Spettroscopi e reticoli - Spectroscopyoftheuniverse

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Spettroscopi e reticoli

Quando si comincia l'avventura nella spettroscopia ci si chiede con cosa bisogna cominciare essendo alle prime armi, ebbene sembrerà strano ma si può cominciare con uno strumento semplicissimo e di facile installazione: lo "Star Analyser 100", è un reticolo a diffrazione ti tipo "Blazer" a bassa risoluzione con 100 l/mm, con lo SA100 si possono riprendere spettri stellari, nebulose e pianeti, senza tralasciare anche i Quasar come il 3C273 per misurarne lo spostamento verso il rosso "red Shift" per l'espansione dell'Universo.
Una caratteristica che diversifica lo SA100 è quella che nell'immagine ripresa possiamo vedere sia il target che lo spettro di 1°ordine,
E' importante in fase di ripresa mantenere l'ordine "0" a sinistra ed il 1° ordine a destra , sull'SA100 c'è un'apposita tacca bianca proprio per questo e facilitare la messa in opera, quindi in parole povere la stella (ordine 0 a sinistra ) e la parte blu dello spettro (1°ordine) , mentre il rossso a destra.




Dopo aver fatto "le ossa" con il reticolo di diffrazione il passo successivo è quello di acquistare uno spettroscopio a fenditura, il più usato è sicuramento l'Alpy600 prodotto della ditta Sheliak, il potere risolutivo è R=600 e copre tutto il campo dello spettro visibile tipicamente da 375  nel vicino UV a 750 nm nel vicino IR).
                            



                                                                     

L'Alpy600 può anzi deve essere completato con i due moduli complementari: " il modulo di guida " che ci permette di riprendere immagini a lunga posa
                                                                                           
                                            



e il principio di funzionamento ( tratto dal sito Sheliak)       

                                       


Infine il "modulo di calibrazione "

La calibrazione di uno spettro di lunghezze d'onda richiede l'osservazione dello spettro di una luce di calibrazione, cioè una luce con molte righe di emissione la cui lunghezza d'onda è perfettamente nota. Puoi posizionare una lampada del genere davanti al telescopio, ma il modulo di calibrazione Alpy offre una grande facilità d'uso e quindi consente una grande produttività.
Il modulo di calibrazione incorpora una lampada Argon-Neon, il cui spettro è perfettamente noto:
                                                        


Il modulo di calibrazione incorpora anche una lampada piatta (lampada alogena, a spettro continuo).
Quando una delle lampade è accesa, nel raggio del telescopio è stato appena posizionato un piccolo schermo (controllato da un servomotore): la calibrazione o luce piatta illumina poi la fenditura dello spettroscopio, inoltre si possono effettuare sia i dark che i Flat lasciando chiuso lo schermo interno al modulo.
                        
                                                          Alcuni spettri ripresi con l'Alpy600


        

Con la dedizione e la volontà di "andare oltre " si arriva all'alta risoluzione dello spettro con il "Lires III ", lo spettroscopio più famoso ed utilizzato
di questa gamma:                            
                                                      

Strumento estremamento tecnico ma che regala moltissime soddisfazioni in ambito spettroscopico.
Con un potere risolutivo R=17.000, fornisce l'accesso alle misurazioni della velocità tramite effetto Doppler, oltre a dettagli incredibili nel profilo di una linea.
Il modulo di rete fornito di serie contiene 2400 linee/mm, è questo che fornisce la piena risoluzione. Ha la possibilità di sostituire il modulo del reticolo con altri opzionali per accedere ad altre risoluzioni, il che rende Lhires III uno strumento versatile.
                                



...e così scoprii la luce...
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